Inkscape è un editor di grafica vettoriale open source, simile ad Adobe Illustrator, Corel Draw, Freehand, o Xara X. Ciò che distingue Inkscape è il suo uso come formato nativo di Scalable Vector Graphics (SVG), uno standard aperto basato su XML definito dal W3C.
Inkscape memorizza la sua grafica in un formato vettoriale. La grafica vettoriale è una descrizione delle forme e degli oggetti visibili nell’immagine indipendente dalla risoluzione, ovvero dal numero di punti del dispositivo fisico di visualizzazione. Un motore di rasterizzazione utilizza queste informazioni per disegnare ciascuna linea e curva a qualsiasi risoluzione o livello di ingrandimento, adattandosi di volta in volta alle caratteristiche fisiche del dispositivo di uscita (monitor, stampante).
Al contrario, gli editor di grafica raster (bitmap) come Photoshop o Gimp, memorizzano le proprietà di ogni singolo punto (pixel) dell’immagine, che è descritta come una matrice (griglia) di punti, legata ad una specifica risoluzione.
Anche se Inkscape non ha tutte le caratteristiche dei principali editor vettoriali, le ultime versioni forniscono una larga parte delle capacità di base per l’elaborazione di grafica vettoriale. Molti riferiscono di utilizzare con successo Inkscape in parecchi progetti molto diversi (grafica per il web, diagrammi tecnici, icone, grafica creativa, loghi, mappe). Per esempio, migliaia di immagini nella Wikipedia sono create con Inkscape, come la maggior parte dei contenuti di Openclipart; molti esempi di lavori con Inkscape sono visibili qui e qui
VAI ALLA PAGINA DI DOWNLOAD DI INKSCAPE
Screenshot del programma in funzione:
Inkscape segue la convenzione usata da CorelDraw, Xara e alri programmi: piuttosto che avere uno strumento di rotazione separato, si utilizza lo strumento di selezione (freccia), si clicca per selezionare l’oggetto e poi si clicca di nuovo lo stesso oggetto; le maniglie attorno all’oggetto diventano maniglie per la rotazione, ed è sufficiente trascinarle per ruotare l’oggetto. Si può anche utilizzare il dialogo Trasforma per eseguire rotazioni precise.
In Inkscape il testo non è diverso da ogni altro tipo di oggetto. Puoi colorare il suo interno e il suo contorno con qualsiasi colore, come faresti con qualsiasi altro tipo di oggetto. La tavolozza dei colori, il dialogo “Contorno e riempimento”, la copia degli stili, tutto funziona con i testi esattamente come funziona, per esempio, con i rettangoli. Inoltre, se con lo strumento Testo selezioni una parte di un oggetto testo (col mouse o con Shift+frecce), allora qualsiasi impostazione di colore sarà applicata solo alla parte di testo selezionata.
Mentre editi il testo sulla pagina, premi Ctrl+U e scrivi il codice Unicode del simbolo che ti serve; l’anteprima del simbolo è visualizzata nella barra di stato; per confermare premi Invio. Una lista dei codici Unicode è disponibile su unicode.org. Ad esempio, il codice per il segno di integrale è 222b; devi avere nel tuo sistema un font che contiere questo carattere, altrimenti vedrai solo un segnaposto rettangolare.
Mentre editi il testo nella linguetta Testo del dialogo “Testo e carattere”, puoi usare qualsiasi modalità di immissione supportata dalla tua installazione GTK. Consulta la documentazione GTK per i dettagli.
Quando salvi il tuo lavoro in formato eps, è consigliabile selezionare l’opzione “Converti testo in tracciato” per preservare i simboli.
Nella versione 0.43 Inkscape include un’estensione chiamata “Grafico funzione”, che può essere usata per creare sinusoidi o grafici di qualsiasi altra funzione.
Si possono anche utilizzare altri software, come Xfig, Kig o KSEG per creare curve complesse e poi esportarle in SVG per usarle con Inkscape.
Inkscape non ha ancora uno strumento specifico per le misure; lo strumento Penna può essere usato al suo posto: seleziona lo strumento Penna (Shift+F6), clicca ad una estremità del segmento che vuoi misurare e sposta il mouse all’altra estremità (senza cliccare); nella barra di stato puoi vedere la misura della distanza e dell’angolo; poi premi Esc per annullare.
Gli angoli sono misurati normalmente in senso antiorario a partire dalle ore 3 (la convenzione matematica), ma nelle preferenze si può cambiare questa impostazione per usare le misure in senso orario a partire dalle ore 12.
A partire dalla versione 0.44 è anche disponibile l’estensione “Misura tracciato” che misura la lunghezza di qualsiasi tracciato.
Dalla versione 0.42 Inkscape supporta le tavolozze usando lo stesso formato di file di GIMP (GIMP Colour Palettes, .gpl).
Il meccanismo delle estensioni permette di utilizzare programmi esterni e script in qualsiasi linguaggio per aumentare le capacità di Inkscape. La parte delicata è soddisfare tutte le dipendenze dei programmi esterni. Per aiuto sulle dipendenze delle singole estensioni vedi GettingExtensionsWorking. Se sei particolarmente interessato negli Effetti vai direttamente a GettingEffectsWorking; se usi Windows, vedi GettingEffectsWorking/Windows, e per MacOSX, vedi le istruzioni inCompilingMacOsX#Enabling python effects.
Tutte le guide in tutte le lingue sono disponibili online in HTML in questa pagina e possono essere facilmente stampate dal tuo browser.
Un contorno può essere colorato con un gradiente, ma il gradiente non seguirà la curvatura del contorno; rimarrà lineare o ellittico. SVG può emulare questi effetti usando i filtri SVG, che Inkscape ancora non supporta.
Ci sono comunque un paio di rimedi; uno è descritto qui; l’altro è usare l’estensione Interpola per creare versioni intermedie fra due tracciati curvi, con colori e livelli di trasparenza differenti e graduati; con un numero sufficiente di passi, tale interpolazione apparirà simile ad un gradiente con curvatura arbitraria.
Perché questo funzioni l’oggetto originale che stai clonando deve avere il suo riempimento e/o contorno disattivato (non impostato a “nessun colore”, ma proprio disattivato). Usa il tasto ‘?’ nel dialogo “Riempimento e contorno” per disattivare il riempimento e/o il contorno, oppure usa il comando “Disattiva riempimento” nel menù contestuale (tasto destro del mouse) dello stile corrente sulla barra di stato. Se l’originale è un gruppo, allora è anche possibile disattivare il riempimento e/o il contorno in una parte soltanto degli oggetti che lo compongono, e in quel caso solo questi oggetti del gruppo cambieranno colore nella serie di cloni, mentre gli altri manterranno il riempimento e/o contorno dell’originale.
Nota che per le regole SVG, il colore nero in una maschera è opaco, ovvero oscura l’oggetto sotto di lui; mentre il colore bianco è trasparente, ovvero lascia vedere l’oggetto sotto di lui. Inoltre il riempimento “nessun colore” o totale trasparenza è equivalente a “nero trasparente” perciò nelle maschere diventa anch’esso opaco, contrariamente a quanto si potrebbe intuire. Quindi se vuoi mascherare gradualmente un oggetto devi creare il gradiente della maschera o dal bianco al trasparente, o dal bianco al nero. Le regole dettagliate delle maschere in SVG sono definite qui.
Questo è un problema nel software che usi per visualizzare i file PNG, non in Inkscape. Ad esempio, Internet Explorer in versioni precedenti alla 7 non può visualizzare correttamente file PNG con la trasparenza. Prova a visualizzare i tuoi PNG con Firefox. Se devi assolutamente supportare IE 6, non puoi utilizzare sfondi trasparenti nei PNG; impostali opachi nelle proprietà del documento ed esporta nuovamente in PNG.
Anche se vuoi aprire con MS-Word un’immagine PNG esportata, devi impostare l’opacità alpha dello sfondo al massimo, e poi esportare; il risultato sarà molto migliore.
Questo è un problema noto del nostro renderer (come di tanti altri renderer, per esempio quello di Xara). La visualizzazione con antialiasing a volte crea dei pixel non completamente opachi lungo i bordi di due oggetti, anche se non c’è assolutamente spazio fra di loro. Ci sono diversi modi per evitare questo problema; se i contorni sono orizzontali o verticali, puoi evitare l’antialiasing agganciandoli alla griglia di pixel (vedi la domanda seguente). Spesso è possibile unire semplicemente i due oggetti in modo che diventino uno e la giunta sparisca; se questo non è possibile, si può fare una piccola sovrapposizione dei bordi coincidenti; se neppure questo è possibile (per esempio a causa della trasparenza degli oggetti), a volte può essere d’aiuto la sfocatura: dalla versione 0.45 si possono raggruppare i due oggetti e poi sfocare leggermente il gruppo per far sparire la giunta.
Con l’attuale renderer non è possibile eliminare completamente l’antialiasing, è però possibile eluderlo parzialmente nelle esportazioni. Normalmente l’antialiasing è indesiderato nelle linee orizzontali e verticali, che diventerebbero “sfocate”. Per ovviare a questo, assicurati che i tuoi bordi orizzontali e verticali siano agganciati alla griglia di pixel (vedi Proprietà del documento-Griglia/guide e Aggancio), e che tutti i contorni siano larghi un numero intero di pixel. Poi esporta l’immagine bitmap alla risoluzione predefinita di 90 DPI, in modo che un pixel come unità di griglia corrisponda ad un pixel nella bitmap; i contorni di colore così agganciati risulteranno perfettamente netti.
Sì, Inkscape ha una potente interfaccia a linea di comando e può essere usato negli script per una varietà di compiti, come esportazioni e conversioni di formati; vedi la pagina del manuale (online, o con l’opzione Help > Command line options della linea di comando, o con il comando man inkscape
in sistemi Unix).
Attualmente, cose come esportazione o conversione in SVG puro funzionano, soltanto non scrivono nulla sulla console. Questo succede perché Inkscape in Windows è una applicazione GUI (ovvero con interfaccia utente grafica), e in Windows alle applicazioni GUI non è consentita la scrittura su console (interfaccia utente testuale). Questo comporta che le opzioni di query (richieste) come --query-x
non funzionano per nulla; ma questo problema può essere risolto ricompilando Inkscape come applicazione console. Vedi questa pagina per istruzioni generali sulla compilazione per Windows; modifica il file Makefile.mingw.common nella cartella principale dell’albero dei sorgenti, e sostituisci
-lgc -mwindows -lws2_32 -lintl
con
-lgc -mconsole -lws2_32 -lintl -lgdi32 -lcomdlg32
poi ricompila. Così otterrai un eseguibile inkscape.exe che funziona esattamente come quello Linux per quanto riguarda i parametri della linea di comando e l’uscita su console. Se utilizzi regolarmente l’interfaccia a linea di comando di Inkscape in Windows, segnalalo con un messaggio alla mailing list inkscape-devel, e considereremo se includere questo tipo di eseguibile nelle distribuzioni ufficiali di Inkscape per Windows.
Alt+click e Alt+trascina sono scorciatoie molto utili in Inkscape (“seleziona sotto” e “muovi selezione” con lo strumento di selezione, “scultura nodi” con lo strumento Nodi). Però in Linux Alt-click e Alt+trascina sono spesso riservati dal gestore delle finestre per la manipolazione delle stesse. Devi disabilitare queste funzioni nel tuo gestore delle finestre per rendere disponibili queste combinazioni in Inkscape.
Per esempio, in KDE questo si fa in Control Center > Desktop > Window Behavior > Window Actions.
Vedi xfwm4.html.
Vai in System > Preferences > Windows. Ci sono tre opzioni per spostare le finestre: ‘Alt’, ‘Ctrl’ o ‘Super’ (tasto con il logo Windows). Scegli ‘Super’.
Se il tuo set di caratteri locale non è UTF-8, allora ti serve impostare queste variabili di ambiente:
$ G_BROKEN_FILENAMES=1 $ export G_BROKEN_FILENAMES
Questo è necessario affinché le funzioni Glib di conversione dal set di caratteri locale a UTF-8 (usato in SVG) e viceversa funzionino. Vedi ulteriori dettagli.
Se non riesci a usare le funzioni di Inkscape che richiedono il tasto ‘Alt’ (come Scultura nodi), devi disabilitare l’opzione “Emulazione mouse a tre tasti” nelle preferenze di input per X11.
.lproj
che permettono all’applicazione di impostare il linguaggio preferito dal dialogo di Preferenze del Sistema; comunque, questo è probabilmente ancora lontano nel futuro. Si potrebbe preparare uno schema basato su pacchetti di linguaggio, altrimenti il metodo Linux può funzionare.Questo era un buco nelle versioni di Inkscape fino alla 0.43, causato dall’uso di una cache (memoria) dei font obsoleta. Questa cache è memorizzata nel file.fonts.cache-1
, che può trovarsi nella cartella \Windows, nella cartella \Windows\Temp, nella cartella Documenti o nella cartella indicata nella variabile di ambiente $HOME. Usa la ricerca dei file per nome per localizzarlo e cancellalo. Poi riavvia Inkscape, che vedrà i nuovi font.
Sotto OS X 10.4.x, anche su macchine molto veloci, le versioni di Inkscape precedenti alla 0.44 potrebbero impiegare molto tempo per partire, la prima volta che vengono eseguite. Questo è causato da un workaround non correttamente implementato nel codice di lancio. Il problema è stato risolto nella versione 0.44 (ma non nelle pre-release 0-3).
Se il tuo Inkscape si pianta all’avvio con un messaggio di errore del tipo
*** glibc detected *** free(): invalid pointer: 0x086143b0 ***
questo è causato da una incompatibilità di versioni di GCC che affligge le applicazioni C++. Il tuo Inkscape è complilato con una versione di GCC differente da quella utilizzata per compilare le librerie C++ che usa. Ricompila Inkscape o le librerie C++ (libstdc++, libsigc++, libglibmm e libgtkmm) con la stessa versione di GCC, e il problema sparirà.
Lascia un commento